L’algoritmo e l’oracolo. Come la scienza predice il futuro e ci aiuta a cambiarlo

Vi sottopongo un elenco:

  • Un modello matematico utile a raffinare e a migliorare la meteorologia.
  • Un algoritmo per il controllo di Ebola in Africa. 
  • Previsioni di vittoria sui più famosi talent-show americani. Indovinate alla fine.

Divinare il futuro è probabilmente uno dei sogni più antichi dell’uomo.
La nostra storia è zeppa di miti e leggende su questo “potere”. Da sempre. 

Ancora oggi un numero “pericolosamente” alto di persone crede agli oroscopi: 

  • Come andrà la prossima settimana?
  • Quando diventeremo ricchi e famosi? 
  • Soprattutto, quando incontreremo la persona che ci renderà felici per il resto della nostra vita?

Chiedete a Paolo Fox cosa aveva previsto per il mese di marzo del 2020 durante la trasmissione di Capodanno.

Eppure mai come in questo periodo storico siamo stati così vicini all’idea di predire degli avvenimenti con un margine di errore minimo e razionale.

Il libro di cui vi parlo oggi è L’algoritmo e l’oracolo di Alessandro Vespignani, edito da Il Saggiatore, anno 2019, 197 pagine.

L’autore è un fisico italo-americano, noto soprattutto per i suoi studi sul controllo e l’evoluzione delle epidemie.
Un libro che è un percorso illuminante sugli algoritmi e sulla loro applicazione in quasi ogni ambito della nostra vita: Big Data, fenomeni sociali, meteorologia, social-network.

Il libro si apre con una lunga introduzione sul concetto di algoritmo. Cos’è e come funziona.
Vespignani ci guida attraverso le prime intuizioni degli studiosi e i passi da gigante fatti con lo sviluppo dei computer: strumento fondamentale per la realizzazione di calcoli complessi, che fino a qualche decennio fa avrebbero richiesto mesi o addirittura anni.

Un concetto cardine.

I risultati di per sé non sono sufficienti: è sempre necessaria una loro interpretazione, così come l’analisi del contesto da parte di chi li analizza, per poi trasformarli in articoli, post, podcast o scommesse.
Insomma l’autore ci dice che neanche questo sarà l’anno di Skynet.
I nerd vicini ai quaranta, come me, sanno di cosa sto parlando.

Con un sufficiente numero di dati da analizzare e conoscendo il contesto da cui questi provengono, non è impossibile fare previsioni quasi certe.
Una prospettiva esaltante o inquietante. Fate voi.

Pensate al mercato degli scommettitori.
Pensate agli autori di affermati programmi televisivi, basati su quiz e affini.
Qui c’è gente che rischia il posto di lavoro.
Scherzi a parte, per loro, pur di sfuggire a questo tipo di predizioni,  variare i format diventa cruciale.

E l’analisi da parte dell’autore non si ferma a questo.
Si sofferma poi su quanto è diventato importante ogni dato nel nostro presente.
E su quanto poco ci interessiamo alla gigantesca mole di tracce che lasciamo ogni volta che navighiamo su internet, compiliamo un modulo o gigioneggiamo sui social.

Queste informazioni modellano il nostro “ritratto” digitale: sono le nostre abitudini e interessi; sono i posti che frequentiamo, i gusti personali, gli orientamenti politici e sessuali.
Sono informazioni preziose che disperdiamo con leggerezza.

Il volume è un piccolo trattato su una forma di consapevolezza che non abbiamo ancora. E a cui soprattutto non sembriamo interessati, almeno non al momento.
Tutto questo senza terrorismi inutili e spiegato con la leggerezza di chi è completamente padrone della materia, in grado di condurre a spunti di riflessione, piuttosto che a paure immotivate.

La lettura de L’algoritmo e l’oracolo di Alessandro Vespignani è adatta a tutti. 

Non presuppone una conoscenza della materia, nemmeno minima; lo stile è fresco e interessante, avvincente a tratti. La lettura è fruibile e illuminante.
A cercare un paragone cinematografico, direi “The Social Network”, ma con Alberto Angela come consulente scientifico e Corrado Guzzanti alla linea comica.

L’algoritmo e l’oracolo. Come la scienza predice il futuro e ci aiuta a cambiarlo

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